mercoledì 17 maggio 2017

Non è una stupida boy band

Se digitiamo su Google "boy band" otteniamo la seguente definizione: 

"Gruppo pop formato da giovanissimi, in genere cantanti e ballerini, orientato a un pubblico adolescenziale di cui rispecchia i gusti musicali e le mode del momento."

Ma, andiamo, questa è una di quelle definizioni che vanno date col cuore perché è grazie alle boy band che abbiamo cominciato a innamorarci della musica e dei ragazzi, lascio a voi stabilire l'ordine di importanza delle due cose.
Io sono nata negli anni '90 e quindi, in termini di boy band, ciò significa: Backstreet boys, Nsync, Blue, ritorno dei Take that, One direction.
In generale, collego le canzoni delle boy band a momenti spensierati della mia vita e mi piace ascoltarle per distrarmi dalle noie e dalle frustrazioni della giornata. 
Ma passiamo ai gruppi:


Backstreet boys

Primo amore assoluto. Chi di noi non si era innamorata follemente di Bryan o di Nick?
Ho recentemente "rispolverato" questo gruppo a seguito della visione del documentario
"Show 'em what you're made of" su Netflix. 






Ho iniziato la visione pensando di passare un'oretta spensierata a canticchiare canzoni allegre, ma non è stato affatto così. I ragazzi raccontano la loro storia partendo dall'infanzia, narrandoci fatiche (fisiche e psicologiche) e sacrifici. Alla fine della visione non sono più facce bellocce che cantano canzoni, ma persone a cui ci si affeziona come se fossero nostri amici, grazie al fatto che ci hanno concesso di conoscere anche il lato del successo, quello che si tenta sempre di nascondere, quello dei problemi personali più profondi.




Nsync

Dirò la verità, non li conosco bene. Però la loro canzone più famosa, "Bye bye bye", è una delle canzoni più orecchiabili mai scritte e, se non l'avete visto, dovete assolutamente guardare la puntata di Scrubs in cui Turk la utilizza come suoneria del cellulare (cosa che anche io ho fatto per anni).

Qui il link: https://www.youtube.com/watch?v=AM6pYOvppY8



Blue

Il mio grande amore adolescenziale. Ai tempi facevo parte del team Dunkan, che era presente sotto forma di foto o scritta nei miei diari, sui poster nella mia camera, sugli zaini e chissà su cos'altro. Solo recentemente si è scoperto che mentre Dunkan ammiccava a noi tredicenni, aveva una relazione con Lee, altro componente del gruppo. Subito la notizia mi ha un po' scosso, ma vi ringraziamo lo stesso, regazzi, per aver fatto battere i nostri giovani cuori.
Ciò che è rimasto di loro con il passare del tempo sono soprattutto le collaborazioni importanti, come quella con Elton John.










Take that (il ritorno)
Dato che sono nata nei primi anni '90 ho più che altro assistito al ritorno dei Take that, anche se la loro riappacificazione è decisamente durata poco. Dirò la verità, li ho preferiti senza la pesante presenza di Robbie Williams che, a mio parere, ne rovinava solo l'equilibrio, e adoro la voce di Gary Barlow, che ha reso speciali canzoni come "Rule the world".
Sono rimasta scioccata quando ho visto il karaoke che i Take that hanno realizzato in collaborazione con James Corden per un ente benefico inglese: negli Stati Uniti, dove è stato realizzato il filmato, nessuno è a conoscenza dell'esistenza di questo gruppo; i Take that sono degli emeriti sconosciuti. Non sapete cosa vi siete perse, mie care ragazze americane.
Qui il link del karaoke: https://www.youtube.com/watch?v=jE_kWu9z_Zw





One direction

Qui devo fare una premessa: prima che i One direction si sciogliessero non avevo mai ascoltato le loro canzoni, non sapevo i loro nomi e pensavo proprio che fossero qualcosa che non mi poteva appartenere perché l'età delle boy band era già passata. Poi ho cominciato ad ascoltare per caso le loro canzoni e me ne sono innamorata. Non esiste una musica classificabile in base all'età. Vi piace ascoltare lo Zecchino d'oro? Ascoltatelo anche se avete ottant'anni! La musica deve rendere felici, deve dare sollievo e, nel migliore dei casi, produrre un effetto catartico. Non importa quale canzone ci fa stare bene, che sia metal o lirica, è sempre quella giusta se ci fa abbandonare per un attimo i nostri cattivi pensieri.
Ma torniamo a noi. I One direction hanno scritto canzoni più profonde e canzoni che si prestano per il karaoke in macchina, questo grazie anche al talento vocale dei ragazzi che compongono il gruppo.
Nonostante si siano separati, teneteli d'occhio perché anche le loro carriere soliste stanno procedendo alla grande.







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